Del cammino di chi cerca il Superuomo

Io vi conosco. Vi conosco tutti perfettamente. Praticamente abito le vostre menti. Parlo di tutte voi, persone che hanno scelto di usare la propria testa, persone per le quali il verbo “credere” ha ancora un senso, tutti coloro insomma che sono in cerca del Superuomo o come alto volete chiamarlo.
Ma chi ve lo ha fatto fare?! Non potevate restarvene tra il volgo?! Non potevate confondervi nel gregge ostentando felicità?! Lo sapevate che quello intrapreso era un cammino tortuoso, non negate, so che lo sapevate, eppure…eppure no, non avete resistito.
Un po’ perché in fondo siete degli inguaribili idealisti, un po’ perché credevate ancora che la parola “verità” importasse ancora a qualcuno e un po’ perché la coscienza presa in questa ricerca vi dava un senso di superiorità rispetto agli altri uomini. Suvvia, non mentite proprio a me, io sono uno di voi!
Avete scelto voi la via meno agevole: non avete quindi diritto di lamentarvi se non siete ancora arrivati a niente! Piangervi addosso o lasciarsi andare è proprio la salita più dura della vostra tortuosa strada: ma non eravate voi che aspiravate al Superuomo?! Si, eravate esattamente voi, voi-voi!
Siete già stufi di cercare?! Poveri piccini, avete già esaurito tutto il vostro animo?! Beh allora sapete che vi dico, voi il Superuomo non lo meritate perché altrimenti avreste già capito che per cercarlo dovete prima dimenticarvi del vostro essere uomo!
Come pensate di elevarvi se alla prima difficoltà vi guardate i piedi?
Il Superuomo esiste.
Il Superuomo esiste signori miei. E non importa che nessuno l’ abbia mai visto, a noi interessa solo imparare a cercarlo!