Muoriamo
Noi muoriamo ogni giorno e c'illudiamo di viverci per come eravamo ma siamo solo degli stupidi che non colgono l'insopportabile oblio della nostra mente.
Noi muoriamo ogni giorno, quando parliamo, quando pensiamo, quando effettuiamo una scelta. Siamo noi. Lo eravamo. Film già visto.
Noi muoriamo ogni giorno, perchè se ci cogliamo siamo già passati oltre, e quando ci adoriamo adoriamo quel che è stato.
Noi muoriamo ogni giorno e non lo sappiamo, e c'amiamo follemente non per ciò che portiam dentro, che nulla di assoluto avrà mai, ma per natura propria del nostro umano ego. Se il vero amore non può essere assoluto noi ci odiamo. Ma ci amiamo. Stupidamente. Stupidamente.
Noi muoriamo ogni giorno e ridiamo, cantiamo, balliamo su di un mondo che scorre e ci perquote fino all'estrema redenzione, la resa della nostra volontà di vità. Ci arrendiamo e siam contenti, perche questo è il fiume in piena, ne un bene ne tantomeno un fine, solo un modo d'esser altro. Un beffardo diversivo.
Noi muoriamo ogni giorno e ci guardiamo vivere dando sempre lo stesso nome alle cose e alle persone le quali dall'alto di un'incorerenza mai colta ne affibiano uno a noi. Noi lo accettiamo perchè muoriamo ogni giorno con loro. Siamo loro.
Morti e vivi ogni giorno.
Noi muoriamo ogni giorno ma ogni giorno ci svegliamo e respiriamo l'aria ch'era del nostro ieri e sarà del nostro domani pretendendo con ciò d'esser un unità coerente. Non lo siamo. Siamo foglie unidimensionali.
Noi muoriamo ogni giorno e c'aggrappiamo ai sentiementi come a scialuppe di salvataggio d'un Titanic già quasi a picco. Ogni cosa al posto giusto. Uno schedario di cazzate che pretende, e non ci riesce, di fare il verso alla verità. Non lo è. Non lo siamo. Non ci siamo. E non ci siamo mai stati. Ci siamo solo sentiti. Poi passati oltre. Già morti in quell'istante insospettabile.
Noi muoriamo ogni istante e di ogni istante vorremmo lasciar traccia ma siamo pigri. Perciò muoriamo e basta. Muoriamo e ci crediamo. In qualcosa. Che non esiste. Che è esistito. Esistenza postuma.
Nella giostra del realta crediamo di aver un seggiolino in prima fila e sguaziamo in un vuoto postmetafisico che non lascia via di scampo se non la regressione. La morte. Naturalismo Storico. Noi muoriamo. E' il momento. E ci adeguiamo. Perchè lo siamo. Siamo la nostra esistenza postuma che si masturba sopra la nostra tomba credendo di generare vita. Ma non veniamo.
Noi muoriamo sempre. Ma nel farlo continuiamo ad esistere provando che c'e' qualcosa. Non siamo noi. Noi siamo feccia. Putrida espressione. Ramo secco che si bagna.
Noi viviamo ogni giorno e sognamo, amiamo piangiamo e odiamo. Questo è il ciclo della vita.
E noi non siamo che dei testimoni scomodi e imperfetti.
E se muoriamo e perchè la vità scorra in noi domani.
Cosi per sempre.